CESPES @ All Right Reserved 2023
CESPES
Centro Interdipartimentale di Studi su Pascal e il Seicento
Call for papers - Quaderni Leif 24_2024
Italiano
La Filosofia e le donne
Tema:
L’intento di questo numero è quello di mettere in luce il contributo significativo che il genere femminile ha offerto ed offre alla ricerca filosofica. Molte donne, infatti, sono state coinvolte direttamente o indirettamente nella formazione e/o nella trasmissione del pensiero occidentale. Basti pensare al ruolo che hanno avuto, dall’antichità ad oggi, le donne come persone a cui fare riferimento e dialogare. Da Ipazia, personaggio controverso ed eclettico, a Caterina da Siena, Ildegarda di Bingen, a Maria Cristina di Lorena a cui Galileo indirizzò un’interessantissima lettera dedicata al rapporto tra conoscenza scientifica e conoscenza biblica, o ancora a Elisabetta di Boemia che intrattenne una fitta corrispondenza con Descartes, a Cristina di Svezia che invitò Descartes come suo insegnante di filosofia e che intrattenne una corrispondenza con Blaise Pascal che le dedicò la sua macchina calcolatrice, ad Hannah Arendt, Simone De Beauvoir, Simone Weil e molte altre, il genio femminile è stato da sempre protagonista non secondario della filosofia occidentale. Questa tensione alla saggezza - dai connotati particolari e differenti rispetto al “pensiero maschile” - ha saputo imprimere un indirizzo preciso, spesso caratterizzato da grande passione e acutezza di ragionamento. Bisogna, tuttavia, fugare il dubbio che la messa in risalto delle differenze di sfumature nello stile e negli oggetti trattati dalle donne nella storia del pensiero sia una forma di ammissione recente della grandezza delle loro acquisizioni – quantunque si tratti di uno dei traguardi raggiunti dal nostro tempo – che intende sfociare in polemiche circa la parità di genere spesso mancata nel corso dei secoli. In realtà, la messa in risalto di confini precisi giova – non solo dal punto di vista teorico – a prendere coscienza delle sfumature e della vastità del pensiero, con i “chiaroscuri” propri del contesto storico che l’ha generato e che altrimenti passerebbero in sordina nel grande flusso dei concetti specifici della filosofia. La storia di genere ha offerto molti punti chiarificatori della storia cosiddetta “generale”; in quest’ottica, anche la storia della filosofia potrebbe uscire ritemprata dallo studio dei modi in cui essa si è dispiegata, partendo dalla differenza di genere[1]. Tali studi, dunque, non riguardano solo le donne[2], bensì l’umano nella sua totalità, perché sono relativi alla totalità. La sessualità con tutte le sue dimensioni, propria dell’essere umano come dato antropologico-relazionale, può costituire un discrimine essenziale relativo anche al modo di fare filosofia, quindi di dialogare e di porre domande.
I contributi dovranno affrontare questo tema, contestualizzandolo in uno specifico ambito o riferendolo agli autori/autrici oggetto del proprio studio.
[1] Cfr. H. Arendt, Vita activa, Milano, Bompiani 1998, p. 128.
[2] Vedi J.S. Mill, On liberty, Northampton, W.C. Publishing 2011.
Procedura:
Inviare all’indirizzo quadernileifunict@gmail.com, entro il 15 ottobre 2024:
· un abstract di max 5000 battute comprendente il titolo della proposta di saggio e una descrizione dell’iter argomentativo.
· un breve curriculum vitæ et studiorum dell’autore.
Le proposte saranno valutate dai curatori della rivista. Gli autori riceveranno comunicazione dell’esito della selezione.
Ricevuto esito positivo, la nuova deadline per l’invio dei contributi è il 30 novembre 2024. Infine, i contributi verranno sottoposti a doppia blind peer review e gli autori riceveranno, al termine della procedura, comunicazione circa l’esito della valutazione.
Lingue accettate: Italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
English
Philosophy and women
Issue:
The aim of this issue is to highlight the significant contribution that women have made to philosophical research. Many women, in fact, have been directly or indirectly involved in the formation and/or transmission of Western thought. Thinking about the role women have played, from antiquity to the present day, they are figures to whom everybody have looked for reference and dialogue. From Hypatia, a controversial and eclectic figure, to Catherine of Siena, Hildegard of Bingen, to Maria Cristina of Lorraine to whom Galileo addressed a very interesting letter dedicated to the relationship between scientific knowledge and biblical knowledge, or to Elisabeth of Bohemia who maintained an extensive correspondence with Descartes, to Christina of Sweden who invited Descartes as her philosophy teacher and maintained correspondence with Blaise Pascal who dedicated his calculating machine to her, to Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Simone Weil, and many others, female genius has always been primary protagonist in the flow of Western philosophy. This tension towards wisdom, with characteristics distinct and different from "male thought," has been able to provide a precise direction, often characterized by great passion and sharp reasoning. However, it is important to dispel the doubt that highlighting the differences in styles and subjects addressed by women in the history of thought is a recent acknowledgment of the greatness of their achievements – even if this is one of the achievements of our time – which aims to spark debates about the often-missed gender equality over the centuries. Highlighting precise boundaries benefits – not only from a theoretical point of view – the awareness of the nuances and vastness of thought, with the "chiaroscuro" typical of the context that generated it, which would otherwise go unnoticed in the great flow of specific philosophical concepts. Gender history has offered many clarifying points for so-called "general" history; from this perspective, the history of philosophy could also be revitalized by studying the ways in which it has unfolded, starting from gender differences[1]. These studies, therefore, do not only concern women but humanity[2], as they relate to the totality. Sexuality, with all its dimensions, inherent to the human being as an anthropological-relational given, can constitute an essential criterion also related to the way of doing philosophy, thus of dialoguing and posing questions.
Contributions should address this theme, contextualizing it within a specific field or referring it to the authors subject to their study.
[1] See H. Arendt, Vita activa, Milano, Bompiani 1998, p. 128.
[2] See J.S. Mill, On liberty, Northampton, W.C. Publishing 2011.
Procedure:
Send to the address quadernileifunict@gmail.com, by October 15th, 2024:
- An abstract of max 5000 characters including the title of the essay proposal and a description of the argumentative path.
- A short curriculum vitae et studiorum of the author.
The proposals will be evaluated by the journal editors. Authors will be notified of the outcome of the selection.
Upon receiving a positive outcome, the new deadline for submitting contributions is November 30th, 2024. Finally, contributions will undergo a double-blind peer review, and authors will be notified of the evaluation outcome at the end of the procedure.
Accepted languages: Italian, English, French, German, and Spanish.